Sopraelevazione: tutto quello che c’è da sapere per aggiungere un piano alla tua casa

Sopraelevazione: tutto quello che c’è da sapere per aggiungere un piano alla tua casa
La sopraelevazione è un intervento edile per ampliare la superficie della casa quando non si ha un sottotetto da recuperare.
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Questa soluzione di ampliamento casa è possibile soltanto per chi abita all’ultimo piano di un edificio o in una villa ed ha volumetria accessoria da poter utilizzare. I vantaggi offerti dalla sopraelevazione riguardano sono di natura urbanistica, ossia permette di evitare il consumo di nuovo suolo, ed anche di natura economica, visto che limita le opere di urbanizzazione primaria da realizzare e consente agevolazioni da parte dei Piani Casa.

Sopraelevazione e normativa: quando è possibile alzare la propria abitazione di un piano?

Le sopraelevazioni consentono di aggiungere in altezza uno o più piani sopra il lastrico solare oppure l’ultimo ordine di un edificio. Per poter effettuare questo intervento è necessario verificare innanzitutto le caratteristiche statiche e strutturali del solaio di copertura: solo in questo modo si determina se la sopraelevazione è possibile e quali materiali utilizzare. Successivamente si deve effettuare la valutazione della sicurezza e, in alcuni casi, adeguare le condizioni strutturali  e sismiche della costruzione. Infatti l’intervento è possibile soltanto quando la struttura può reggere i pesi della sopraelevazione garantendo un adeguato grado di sicurezza.

Che autorizzazioni servono per le sopraelevazioni?

Per gli interventi di sopraelevazione sono necessarie alcune autorizzazioni, in particolare la DIA o il Permesso di costruire in base a quanto previsto dal DPR 380/2001 e dal DM 14 gennaio 2008. Di conseguenza bisogna verificare che la struttura possa supportare il nuovo carico e che rispetti la normativa sulla sicurezza antisismica. In secondo luogo si deve controllare quanto previsto dalle leggi regionali sulle sopraelevazioni: in molti casi è garantito uno snellimento delle procedure edilizie.

Sopraelevazioni in condominio

Un caso particolare è rappresentato dalla sopraelevazione in condominio in quanto l’intervento è disciplinato dall’articolo 1127 del Codice Civile. Questa possibilità è offerta al proprietario esclusivo del lastrico solare o dell’ultimo piano dell’edificio, ma soltanto se le condizioni statiche dell’immobile la consentono. Al tempo stesso la sopraelevazione non deve danneggiare l’aspetto architettonico del condominio e limitare l’apporto di luce e aria ai piani inferiori. In questo caso i condomini possono opporsi all’intervento.

In che modo è possibile effettuare una sopraelevazione?

Esistono vari metodi costruttivi per poter alzare un’abitazione di uno o più piani, ciascuno dei quali è più indicato in casi specifici. Vediamoli insieme:

Sopraelevazione in legno

Molto spesso si preferisce realizzare una sopraelevazione in legno in quanto questo materiale consente di ottenere numerosi vantaggi: innanzitutto la struttura risulta più leggera rispetto a una simile in muratura e quindi il nuovo carico permanente da supportare è inferiore. Al tempo stesso un sistema costruttivo ligneo a secco permette di limitare i disagi legati all’impatto del cantiere (minori ponteggi), all’inquinamento acustico e alle tempistiche di realizzazione. Inoltre bisogna tenere a mente che spesso una sopraelevazione in legno risulta una scelta obbligata in quanto l’edificio non può supportare il carico di una struttura in laterocemento. Infine il legno è un ottimo isolante termico, quindi una sopraelevazione in questo materiale consente di ridurre i consumi energetici e le spese in bolletta.

Sopraelevazione in struttura metallica

Un sistema a secco di sopraelevazione che permette di sfruttare i vantaggi offerti dalla leggerezza del materiale consiste nell’impiego di una travatura di acciaio zincato a caldo. Si tratta di una struttura molto resistente che consente la coibentazione dei locali prevedendo intercapedini di ventilazione. In questo modo si favorisce il ricambio d’aria e si migliora il taglio termico dell’abitazione. Questa sopraelevazione in struttura metallica si basa su un sistema modulare e prevede particolari sistemi di aggancio per garantire l’antisismicità della soluzione. Inoltre la zincatura della travatura la rende inalterabile nel tempo.

Sopraelevazione in muratura

La sopraelevazione in muratura avviene in una percentuale minore di casi in quanto l’edificio deve poter supportare adeguatamente il nuovo carico realizzato. In genere si tratta di costruzioni semplici, quindi la progettazione avviene secondo il metodo semplificato di verifica. Il nuovo piano può avere le stesse caratteristiche di quello esistente oppure può esserci una differenza di rigidità tra i due livelli. In questo caso si riduce quella della sopraelevazione, ad esempio optando per un minore spessore delle pareti (valore minimo 24 cm).

La copertura del nuovo piano

Per la copertura del nuovo piano si possono impiegare pannelli di lamiera o coibentati, anche se spesso si opta per un tetto a falda in legno. Questa soluzione è vantaggiosa in quanto assicura l’isolamento acustico e termico dell’immobile, è igroscopico, traspirante e dura nel tempo. Invece i sistemi costruttivi per coperture in metallo modulare sono apprezzati perché inalterabili nel tempo, stabili e non richiedono manutenzione. Si tratta di strutture modulari tralicciate in ferro zincato a caldo che possono essere assemblate con bulloni in fase d’opera.

Quanto costa alzare la casa di un piano?

I costi per realizzare un ampliamento della propria casa con sopraelevazione variano a seconda dell’aumento di superficie che si vuole mettere in atto e dei materiali usati. Ad esempio una soluzione in legno chiavi in mano con impianti moderni ha un costo medio variabile tra 1.400 e 1.600 euro al metro quadro, IVA esclusa. A queste spese vanno aggiunti gli oneri comunali, i costi dei professionisti che devono occuparsi delle pratiche burocratiche, i costi per preparare il solaio di posa e per l’eventuale demolizione delle strutture preesistenti. Purtroppo visto che l’ampliamento si configura come nuova costruzione non sono previste particolari detrazioni fiscali. Inoltre, se l’innalzamento di un piano viene effettuato all’interno di una ristrutturazione edilizia, e la ristrutturazione avviene senza demolire l’edificio, si può usufruire della detrazione fiscale solo ed unicamente per le spese riguardanti la parte esistente e non per l’ampliamento.

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